Gli immortali del Grande Torino e i Ragazzi del 1949 (Italian Edition) by Roberto Pennino

autore:Roberto Pennino [Pennino, Roberto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bradipolibri
pubblicato: 2019-10-09T04:00:00+00:00

Gabetto guida la squadra nella partita contro il Fanfulla. Il Torino non giocherà mai più con una formazione come questa fatta di veterani, nuovi acquisti e giovani leve

In realtà la squadra propone esattamente l’ossatura che Novo aveva in mente già a inizio campionato: un mix di veterani, nuovi acquisti e giovani. Ragazzi come l’esordiente Piero Bersia, Lando Macchi, Antonio Giammarinaro, Alfio Balbiano e il portiere Guido Vandone possono ora cimentarsi ad alto livello. Il Torino non è estraneo a questo tipo di incontri con squadre minori, che si impegnano al massimo per giocare contro un avversario di quel calibro. E il Fanfulla, che quanto a tenuta sportiva non si differenzia per nulla dalla Juventus, scende in campo motivatissimo e schiera i suoi giocatori migliori. Se da una parte, questa partita infrasettimanale segna il buon il ritorno di Grezar e Loik, dall’altra, a mietere nuove vittime per infortunio ci si mette il campo ghiacciato. Quando Gandolfi, sostituto del portiere Bacigalupo, è costretto ad abbandonare il campo verso la fine del primo tempo, Gabetto, attaccante, si inventa portiere. Nel secondo tempo l’onore di difendere la squadra passa al giovanissimo portiere Vandone. Per Tomà, che risente ancora dell’infortunio al ginocchio, sarà l’ultima partita giocata con i compagni.

Nella ripresa il Torino si porta in vantaggio con un 1-3 e conclude con una vittoria risicata per 2-3. L’avversario non era dei più forti ma il Torino ha resistito e superato la prova con una formazione tutta nuova a causa degli infortuni, degli innumerevoli cambi e su un campo da gioco reso difficile dal ghiaccio. Questa vittoria è la conferma della grinta e del carattere del Toro e dei suoi giocatori.

Nessuna squadra gioca volentieri contro i Campioni d’Italia, ossia contro una squadra che non demorde mai e se rallenta il passo è solo per non umiliare l’avversario.

Inoltre, secondo Tommaso Maestrelli, che nel Bari ha giocato numerose volte contro il Torino, i giocatori del Toro avevano un caratteraccio e non esitavano a litigare sia in campo che fuori. Ma era solo la punta dell’iceberg, sotto si nascondeva un temperamento straordinario e competitivo.

Non si arrendevano mai ed erano pronti a lottare sino all’ultimo sangue. Nonostante questa fama di litigiosi non mancano mai inviti per partite lucrative fuori dal campionato. E Novo sa bene che non può giocarle con le riserve. Insieme alla coppia di tecnici, Erbstein e Lievesley, il Presidente deve ideare un sistema di rotazione per cui le nuove leve e nuovi acquisti possano affiancare cinque o sei campioni e soddisfare le aspettative dell’avversario.

È questa la nuova sfida. L’obiettivo principale resta sempre lo scudetto, il resto passa in secondo piano. I campioni d’Italia parteciperanno in estate alla coppa Latina e sfideranno i campioni nazionali di Spagna, Francia e Portogallo. Un progetto che si inserisce perfettamente nella sconfinata ambizione del progressista presidente del Torino.

32 - NELLA BUONA E NELLA CATTIvA sORTE Il mese di febbraio è un mese di lutto. Il giorno 13 i genitori di Franco Ossola hanno un incidente stradale sulla Milano-Varese. Il padre, Gino, perde la vita, mentre la madre Angela resta gravemente ferita.

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